La Dottoressa Chiavola, ortopedico pediatrico, risponde alle nostre domande.
L’istituto Radiologico Valdostano che ha appena acquistato un podoscopio, intervista la Dottoressa Chiavola, ortopedico pediatrico che effettua le visite presso l’IRV di Aosta, per conoscere meglio la funzione di questo strumento.
A cosa serve il podoscopio?
E’ uno strumento utilizzato per valutare l’appoggio plantare ed è un importante ausilio nella diagnosi del piede piatto e del piede cavo.
A quale età si può diagnosticare questa patologia?
In un’età compresa tra i 5 ed i 14 anni, in modo da poter intervenire prima che la struttura ossea si formi definitivamente.
Come può un genitore accorgersi che qualcosa non va nella camminata del bambino?
Il genitore può osservare l’impronta dell’intero piede che il bimbo lascia, ad esempio sulla sabbia quando cammina, il consumo della suola delle scarpe che utilizza abitualmente oppure la posizione del calcagno verso l’interno mentre il bambino è in piedi di spalle, a piedi nudi.
Quando si deve creare un campanello d’allarme?
Quando vi è dolore ai piedi e/o alle ginocchia durante l’attività sportiva o durante la deambulazione, o quando c’è familiarità.
Quali consigli si possono dare ai genitori che vogliono scongiurare questo problema?
Il primo consiglio è quello di stimolare lo sviluppo della volta plantare lasciando giocare e correre il bambino il più possibile a piedi nudi, sia in casa che all’aria aperta. E’ importante dai 5/6 anni praticare attività sportiva con regolarità che favorisca lo sviluppo dei muscoli cavizzanti, cioè quelli degli arti inferiori dal ginocchio in giù (calcio, basket, atletica, bicicletta, danza, ginnastica artistica…).
I plantari sono risolutivi?
I plantari correttivi (su misura e prescritti dallo specialista) possono essere utili, ma non fanno miracoli: aiutano a riallineare il calcagno e a dar sostegno alla volta. Vengono utilizzati a scopo antalgico in attesa dell’intervento chirurgico.
Quando è necessario l’intervento chirurgico?
L’intervento chirurgico è necessario quando la deformità è associata a dolore e affaticabilità e dopo attenta valutazione specialistica.
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